Immergersi nel mare alla scoperta del mondo e osservando quello che accade tra pesci, coralli e piante acquatiche, suscita sempre entusiasmo e meraviglia. Per interesse, sport o semplicemente per hobby, è una pratica che richiede l’uso di un’attrezzatura specifica. Sicuramente, a non poter mancare è la maschera da sub. In commercio esistono tantissimi modelli con caratteristiche tecniche ed estetiche diverse. Dipendentemente dal budget si potrà optare per uno o l’altro.
Maschere subacquee: quanto costano?
Va detto, prima di tutto, che per l’acquisto di questo importante accessorio non si può improvvisare. È necessario informarsi ed essere al passo con i tempi, per poter essere certi di indossare un modello “aggiornato” e, quindi, sicuro. Partire dal budget di cui si dispone è un parametro sicuramente da valutare. Certamente non ci si rivolgerà a modelli altamente performanti, rifiniti esteticamente e con materiali all’avanguardia qualora si disponga di una manciata di euro. Ciò non toglie, però, che anche maschere più economiche non possano essere adatte alla pratica sott’acqua che si ha in programma di praticare.
Cinquanta euro: il budget giusto
Come è facilmente immaginabile, le aziende producono maschere subacquee di qualsiasi prezzo. Si va dai modelli basic che è possibile portare a casa entro venti euro fino a prodotti decisamente più elaborati e, di conseguenza, più costosi. Ecco perché disporre di un budget pari a una cinquantina di euro è senza dubbio un ottimo punto di partenza.
Analizzare i singoli elementi della maschera
Analizzare, parte per parte, tutti gli elementi che compongono una maschera da sub può aiutare per capire il lavoro che c’è dietro e individuare il modello che risponde al budget per l’acquisto.
Telaio, lenti, facciale, cinghiolo: ogni parte ha caratteristiche specifiche e prevede l’uso di materiali più o meno economici. In particolare:
- Telaio: di solito in materiale plastico, svolge la funzione di serrare la lente facendola diventare parte integrante del facciale;
- Lente: parte trasparente atta a consentire la visione, può essere in policarbonato o in vetro temperato. A seconda del numero di lenti, le maschere si distinguono in monovetro, bivetro e multivetro;
- Facciale: parte ergonomica della maschera che appoggia sul viso del sub, coprendo gli occhi e spesso racchiudendo il naso in un apposito sagomato alloggiamento; può essere in plastica, neoprene, gomma o silicone;
- Cinghiolo o testiera: munito di fibbie, svolge la funzione di creare una zona d’appoggio sulla nuca del sub per un posizionamento sicuro e regolabile della maschera durante l’uso. Può essere in gomma, silicono e neoprene.
Materiali top quality?
Scegliere materiali di alta qualità per una maschera si traduce in attenzione per l’affidabilità del prodotto. Con un budget medio forse bisognerà scendere a qualche compromesso, ma non è detto che il prodotto non sia in grado di rispettare ugualmente i parametri standard in quanto a sicurezza e performance.
Il materiale di cui sono composte le lenti è un parametro che incide sul prezzo della maschera. Possono essere realizzate in vetro temperato o policarbonato. Quelle in vetro temperato offrono visuali ottimali, con una trasparenza che rimane inalterata nel tempo. E, in più, vantano una resistenza non indifferente, che riduce praticamente a zero il rischio di procurarsi ferite a causa di una loro rottura accidentale. Le lenti in policarbonato, invece, seppur possono avere prestazioni performanti, tendono ad appannarsi più frequentemente e possono graffiarsi.
Perché acquistare una maschera entro i 50 euro
Di certo le maschere subacquee che rientrano in questo prezzo non sono quelle ad altissimo livello tecnico, va detto. Questo budget rimane comunque interessante per l’acquisto di un modello – sia per adulti sia per bambini – in grado di rendere l’immersione in acqua un’esperienza oltre che unica, sicura.